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Editoriale del 5 ottobre 2003

 

Dopo oltre un terzo del cammino in campionato (o forse dopo un po' meno di un terzo, dipende dal caso-Sion), è difficile tracciare un bilancio. Possiamo però dire che dal punto di vista societario l'AC Bellinzona si sta dando delle strutture ben organizzate ed adeguate alla realtà bellinzonese, cercando di portare avanti diversi discorsi (riorganizzazione dei diversi settori: tecnico, giovanile, amministrativo, marketing, dirigenziale, ecc.). Ovviamente dall'esterno i risultati di tutto questo saranno visibili solamente sul lungo periodo.

Dal punto di vista della prima squadra il discorso andrebbe fatto su più livelli. Si può sin da ora dire che la scommessa di ringiovanire la formazione e di dargli un'impronta locale più consona quindi alla realtà nella quale il Bellinzona si muove è stata vinta: infatti la squadra non solo regge il confronto molto bene, ma ha dimostrato anche di essere in grado di battere il Lucerna e di pareggiare ad Yverdon (le due squadre che in teoria avrebbero dovuto uccidere il campionato, giocandosi da sole la promozione). Chiaramente, e lo si sapeva, la nostra è una squadra molto giovane, composta da validi elementi, molti dei quali però non hanno esperienza a livello di Lega nazionale. Ne consegue che a volte si perdono partite e/o punti (vedi l'assurdo bonus), anche malamente. Il giudizio sui risultati non potrebbe comunque che essere positivo: siamo ancora a ridosso dei primi posti e se non avessimo sprecato alcune occasioni potremmo anche essere al vertice della classifica (vedi bonus a Lucerna e 5 punti ad Yverdon, o i 3 punti in casa con il FC LA Chaux-de-Fonds, per citare i casi più clamorosi). Certo a volte ci sono state delle controprestazioni, come ieri nel Derby con il FC Malcantone Agno, che al di là delle polemiche recenti del calcio sottocenerino (delle quali non vogliamo immischiarci), sta scrivendo una delle pagine più belle del calcio di paese ticinese e svizzero o, forse, una delle pagine più belle del calcio svizzero di questi tempi, in barba a chi vorrebbe soffocare il calcio e ridurlo a mero business per pochi grandi club e molti approfittatori. Purtroppo ho dovuto usare il condizionale per quanto riguarda il bilancio dei risultati di questa prima parte di stagione, infatti non giocheremo per due week-end: il prossimo per la nazionale, quello successivo perché siamo usciti dalla Coppa (mi chiedo chi scrive i calendari cosa pensa quando decide le date - che senso ha mettere un turno di coppa dopo un week-end di riposo e lasciare così fermi per 3 settimane le squadre che non giocano in Coppa!). L'eliminazione dalla Coppa ad Herisau ha naturalmente un peso enorme in questo bilancio, anche se costituisce un motivo in più per far bene nei restanti due terzi di campionato.

Le riflessioni dovrebbero però concentrarsi piuttosto sulla crescita della squadra, e qui a mio parere il discorso è da considerare in ottica positiva:

Inoltre la pausa citata dovrebbe permetterci di ricaricare le batterie e quindi di riprendere il campionato con lo stesso entusiasmo, in crescendo a livello di gioco e senza più commettere gli stessi errori, visto che anche la mancanza di esperienza è un male che guarisce da solo con il tempo.

Bisogna quindi essere fiduciosi e continuare su questa strada, guardando in avanti sia in classifica, che in prospettiva per le prossime stagioni, consapevoli di potersi togliere delle belle soddisfazioni e senza la paura che per troppo tempo ormai ci ha accompagnati nelle scorse stagioni (la paura di dover far risultato a tutti i costi). Al pubblico l'invito a venire sempre numeroso allo stadio a sostenere la squadra, che al di là di qualche sbandata ha un progetto tecnico e societario serio. Poi non dimentichiamoci che festeggeremo i cento anni di vita del nostro club! Dietro le quinte la società si sta organizzando per celebrare degnamente questo evento.

 

Saluti e FORZA ACB!

 

Marzio