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Editoriale del 7 novembre 2002

 

Sabato alle 17.30 vi sarà la partita di Coppa svizzera contro il Grasshopper, leader del campionato di LNA. L'incontro capita in un momento da un certo punto di vista delicato, in quanto l'ACB dopo l'ultima illusoria speranza data dalla vittoria in campionato contro il Sion (che comunque ha dimostrato che la squadra è capace di vincere), perdendo contro il FC Lugano ha praticamente fallito l'obiettivo agonistico stagionale più importante (la qualifica al Torneo di promozione), condannandosi nello stesso tempo a disputare un Torneo senza obiettivi agonistici (va però detto che i prossimi mesi saranno tutt'altro che inutili, ma su questo ci torneremo prossimamente). Da un altro punto di vista però l'incontro di sabato potrebbe capitare proprio al momento opportuno: dimenticare il campionato e andare a prendersi in Coppa quelle che potrebbero essere le uniche soddisfazioni della stagione.

Il Grasshopper è infatti sempre stato favorito contro il Bellinzona, ma i precedenti in Coppa sono stati spesso favorevoli ai granata: la memorabile semifinale del 1969 (finale poi purtroppo persa contro il San Gallo) e la sfida di due anni fa, con l'ACB che come ora era in LNB e il Grasshopper primo in classifica, che vide i nostri imporsi in maniera addirittura autoritaria.

Quindi per ora lasciamo stare il campionato, e crediamoci: il Grasshopper è impegnato in Coppa UEFA e se la partita dovesse restare aperta ed il risultato in bilico, non è detto che non ci possa scappare la sorpresa.

Essenziale sarà però il non commettere lo stesso errore che ha caratterizzato troppe partite di campionato, nelle quali per ragioni varie (infortuni, paura di perdere vista la classifica, ecc?) si è scesi in campo bloccati, aspettando di vedere cosa succedeva, invece di cercare di far succedere quello che si voleva (e puntualmente capitava che si perdeva). Crederci è infatti importante: bisogna entrare in campo con l'idea di influire direttamente sull'andamento del gioco e sulla determinazione del risultato e non subendo passivamente gli eventi (e questo indipendentemente dalla tattica che si vorrà adottare). Infatti l'ACB non ha nulla da perdere, anche se solo il proseguimento del cammino in Coppa potrebbe dare alla stagione corrente un senso proprio, che abbia cioè un valore in se e non esclusivamente proiettato nell'ottica della preparazione sportiva delle prossime  stagioni.

 

Saluti e FORZA ACB!

 

Marzio