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Editoriale del 12 dicembre 2001

 

L'entrata del nuovo gruppo ed il ritorno di Dellacasa hanno portato nuovo entusiasmo attorno all'ACB (si veda l'editoriale precedente). Per contro il nostro Presidente Luca Zorzi, dopo essere stato per parecchi anni alla guida del club, lascerà la presidenza (il successore verrà nominato all'assemblea del 13 dicembre).

Le vicissitudini dei granata nel periodo che si chiude sono state parecchio tribolate: il club nel 1993 era da poche stagioni retrocesso dalla LNA e la situazione finanziaria era precaria, tant'è che poi siamo stati retrocessi a tavolino in PL. In quel periodo in cui nessuno voleva occuparsi dell'ACB, la cui situazione sembrava disperata, il Presidente ha garantito la continuità e la sopravvivenza del club e per questo la Bellinzona calcistica gli è grata. Poi, ma è storia recente, arriviamo alla gestione Calleri: la rinascita, le grandi ambizioni ed una chiusura comunque amara.

Ora però Zorzi lascia un club che sembra aver trovato una collocazione più consona alla realtà bellinzonese, che seppur piccola ha una buona tradizione da difendere. Si tratta di fondare il club su basi solide, durature e ampie (locali e non), con una buona programmazione (a lungo termine) e facendo tornare il settore giovanile ad essere il "fiore all'occhiello" dell'ACB (come si diceva sino a qualche stagione addietro: non dimentichiamoci che a Locarno hanno giocato 7 giocatori usciti dal nostro vivaio). Sicuro che i nuovi dirigenti sapranno lavorare per il bene del club e che la piazza bellinzonese saprà partecipare attivamente alla continuazione di quello che nei primi tempi Dellacasa chiamava il "progetto-Bellinzona", cui tutti teniamo.

Il sogno espresso dal Presidente uscente, vale a dire il ritorno in LNA per il centenario non è quindi irrealizzabile e se il Bellinzona esiste ancora un po' è anche merito suo.

Grazie Luca!

 

Saluti e FORZA ACB!
 

Marzio